Non solo hacking commerciale, con aziende, siti e compagnie che in modo lecito (poche volte) ed illecito (molte volte) vengono a curiosare sulla nostra bacheca, tra i nostri dati, le nostre preferenze ed i nostri gusti. Tutto questo poi per inviarci pubblicità mirata. Ma anche il governo potrebbe addirittura entrare nel nostro profilo Facebook e mettere le mani e gli occhi dove non dovrebbe.
Per questo motivo Alex Stamos, capo della sicurezza di Facebook, ha fatto un annuncio agli utenti che verranno avvisati laddove viene individuato un accesso o un tentativo di accesso nel nostro account da parte di organizzazioni ed aziende governative.
Come ha dimostrato il Datagate, spesso e volentieri sono proprio i governi che da una parte si ergono a paladini del cittadino e della sua privacy, e dall’altra frugano nelle nostre tasche muovendosi come ladri tra i fili virtuali dei profili dei social network. Nel momento in cui Facebook individua la violazione del proprio profilo, lo comunica immediatamente, anche se non è possibile sapere come e da chi.
In quel caso l’unica cosa da fare è usare un antivirus più potente, e magari cambiare in continuazione la password. Altro consiglio è quello di attivare l’Approvazione degli accessi, che chiede all’utente di inserire una password inviata per telefono quando si accede da un dispositivo diverso dal solito.