Ancora una volta l’uomo ha mostrato la sua faccia più truce, cattiva e disumana, e a farne le spese un animale indifeso. Nello Zimbabwe un cacciatore occidentale, secondo la stampa locale di origini tedesche, ha pagato 50mila euro per poter uccidere un elefante. E non si tratterebbe di un elefante qualunque, ma del più grande dell’intero Zimbabwe.
A documentare questa atrocità delle foto sui social network, che ritraggono il cacciatore insieme ad una persona del posto con il loro “trofeo” alle spalle che giace esanime. Johnny Rodrigues, responsabile dell’associazione “Zimbabwe Conservation Task Force” spiega mestamente: “Solo un esemplare su 15mila è così maestoso: le sue zanne da sole pesavano oltre 54 chili”.
La denuncia di Rodrigues è forte: “Quello che non tolleriamo è la disuguaglianza della legge: se un uomo del posto uccide un elefante per sfamare la sua famiglia rischia dai 5 ai 15 anni di prigione. Se invece un cacciatore straniero benestante uccide un esemplare così bello, non solo non rischia nulla ma può anche portarsi il trofeo a casa”.
Insomma si tratta di un nuovo caso Cecil, il leone ucciso sempre nello Zimbabwe da un dentista americano per “sport”. E’ ora di porre un freno a questo sterminio di animali, uccisi nel loro habitat naturale, con una legislazione che regolamenti con severità la caccia in questi angoli di paradiso.