Ha espresso soddisfazione il ministro Maria Elena Boschi riguardo all’accordo raggiunto per l’approvazione delle riforme costituzionali. Il voto finale sul ddl è previsto per l’11 gennaio del 2016. La discussione inizierà il 20 novembre e le votazioni sugli emendamenti avverranno entro il 4 dicembre.
A deciderlo la conferenza dei capigruppo che ha accettato una mediazione da parte della presidente Boldrini. Solo il Movimento 5 Stelle si è opposto a questa proposta di mediazione da parte della Boldrini.
Il ministro Boschi così ha commentato l’atteggiamento poco collaborativo del partito pentastellato: “Mi dispiace che il M5s si sia chiamato fuori: per loro l’importante è rinviare tutto sine die“.
Insomma si è trovato un equilibrio ragionevole tra il Pd che chiedeva lo svolgimento della discussione e del voto tra ottobre e novembre, e l’opposizione che voleva rinviare tutto tra dicembre e gennaio.
Con queste parole il ministro Boschi ha espresso la sua soddisfazione: “Sono soddisfatta: ora c’è una data certa“, ed ancora riguardo ai tempi del successivo referendum: “probabilmente sarà in autunno. L’importante è rispettare l’impegno che sia nel 2016 e pensare all’autunno mi pare ragionevole”.
Insomma in un paese in cui non cambia mai niente o se cambia qualcosa è perchè nulla cambi secondo la lezione della morale gattopardesca, forse anche in Italia i tempi sono maturi per avviare un processo democratico di cambiamento e di riforme che sonnecchiano nei cassetti dei fannulloni burocrati da decenni.