La lotta all’Aids ha conosciuto una svolta per la cura di questa malattia, sebbene parziale, nel 1996 con l’introduzione nel trattamento dei pazienti sieropositivi della terapia antiretrovirale, ovvero un cocktail di farmaci in grado di inibire la replicazione del virus. Tuttavia le terapie attuali riscono a ridurre al minimo le tracce del virus nel sangue, ma non ad eliminarlo del tutto e soprattutto il problema è rappresentato dal virus, che una volta infettate le cellule non può essere “stanato” dal sistema immunitario.
Nuova cura per combattere l’Hiv
Dalla ricerca arriva però una importante novità: i ricercatori facenti capo alle università inglesi di Oxford, Cambridge, Imperial College, University College London e King’s College hano messo a punto un nuovo protocollo clinico sperimentato su 50 persone. La cura consiste nella combinazione di più terapie: a fianco dei farmaci antiretrovirali viene utilizzato un farmaco in grado di riattivare il virus latente nel sangue insieme a un vaccino che potenzia il sistema immunitario per eliminare le cellule infette. Nel sangue di un uomo di 44 anni che è stato sottoposto a questo protocolo clinico, non sono state rilevate tracce del virus nel sangue.
I nuovi orizzonti della lotta all’AIDS aperti da questa ricerca
Tuttavia, come avvertono gli stessi ricercatori, si è soltanto all’inizio di questa battaglia. Bisognerà infatti attendere 5 anni per poter affermare che l’uomo sia effettivamente guarito dal virus dell’Hiv, responsabile dell’Aids. Insomma nonostante l’ottimismo generato dall’annuncio è ancora presto per poter dire che si è trovata una cura all’Hiv.