Dopo la sbornia europea in Champions League per il Napoli è brusco il risveglio il campionato. Sul difficile campo dell’Atalanta un Napoli molle, impreciso e svuotato mentalmente e fisicamente cede il passo ai bergamaschi. Un disastro totale per i partenopei, sono in pochissimi a salvarsi da questo naufragio.
Atalanta-Napoli, le pagelle: Callejon irriconoscibile, Milik un fantasma
REINA 6: Incolpevole sul gol, sbroglia un paio di situazioni pericolose facendosi trovare pronto. La levetta del joystick deve essere rotta, perché i suoi compagni non rispondono ai suoi comandi come di consueto.
HYSAJ 4: Probabilmente la peggiore prestazione da quando veste l’azzurro. E’ tra i meno pronti ad affrontare due competizioni ravvicinate di un certo livello, e infatti si vede. Sbaglia appoggi facili, perde palle in quantità industriale, non indovina un cross e lascia campo libero a Gomez in occasione del gol. Partita da dimenticare.
KOULIBALY 5,5: Non è tra i peggiori, ma sbaglia a leggere il cross di Gomez e soffre eccessivamente Petagna che vince anche molti duelli fisici, una vera onta per il gigante azzurro, segno di una stanchezza palpabile.
MAKSIMOVIC 5,5: Una gara senza troppe sbavature, nel complesso gioca anche una buona partita. Risulta infatti tra i più freschi, tornerà utile la sua fisicità, ma ieri è stato coinvolto nel naufragio generale.
GHOULAM 4,5: Sfortunato in occasione del gol, quando con una deviazione involontaria serve a Petagna un pallone da depositare in rete. Per il resto scende spesso, ma commette tantissimi errori non trovando mai la misura giusta nel cross. Da segnalare un bel calcio di punizione parato da Berisha.
JORGINHO 4,5: La sua involuzione inizia ad essere preoccupante. Non ha mai brillato quest’anno, e ieri il metronomo del centrocampo azzurro è andato in tilt. Sostituito da Sarri nella ripresa, segno che l’italobrasiliano deve tirare il fiato.
HAMSIK 5: Dopo lo show in Champions, dove era uscito con i crampi, il capitano non riesce a bissare la stessa prestazione. Tuttavia è l’unico che ci prova con convinzione, anche se raramente trova lo specchio della porta.
ZIELINSKI 6: Nel centrocampo azzurro è sicuramente il più vivace, spacca la partita con le sue accelerazioni, ma non trova mai lo spazio per il tiro o l’assist vincente anche per lo scarso movimento dei compagni. Si conferma il dodicesimo uomo del Napoli.
CALLEJON 4,5: Lo spagnolo proprio non c’è. Ci mette impegno, ma è fuori fase, sbaglia cross e passaggi, non taglia e non trova mai lo spazio per inserirsi. Un altro che ha pagato eccessivamente la fatica.
MILIK 5: Il polacco è troppo statico, non partecipa al gioco della squadra e si perde in inutili preziosismi. Da segnalare solo un bel tiro di sinistro al volo, ben parato dal numero uno nerazzurro.
INSIGNE 4,5: Parte dal primo minuto non avendo giocato in Champions, eppure sembra essere zavorrato nelle gambe. Tanti appoggi imprecisi, cross sbagliati e soluzioni estemporanee che non trovano sbocchi. Doveva dare di più.
MERTENS 4,5: Stavolta la sua grinta non basta, anche perché il belga non trova mai lo spunto giusto e perde tantissimi palloni, senza mai saltare l’uomo nell’uno contro uno.
GABBIADINI 5,5: Ha poco tempo per mettersi in mostra, e gli spazi sono tutti intasati. Per lui pochi palloni giocabili e zero occasioni.
GIACCHERINI 5,5: Per lui vale lo stesso discorso fatto per Gabbiadini, ci mette generosità ma non riesce a scalfire la solida difesa bergamasca.
SARRI 4: Il mister azzurro ha toppato nella scelta della squadra iniziale, insistendo su un gruppo che aveva brillato pochi giorni fa ma aveva speso tantissime energie fisiche e mentali. Dovrebbe sfruttare meglio la rosa, inoltre quando passa al 4-2-4 nella ripresa il gioco dovrebbe svilupparsi sulle fasce, mentre il Napoli continuava a sbattere centralmente contro il muro degli orobici. Una partita da cancellare.