La mucuna pruriens è un legume molto diffuso in alcune zone povere del mondo. Tale legume se opportunamente lavorato potrebbe essere somministrato ai malati di Parkinson in quanto in pratica ha gli stessi effetti della levodopa, il farmaco d’elezione nel trattamento di questa patologia neurologica. E’ quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del Centro Parkinson dell’Ospedale Specialistico Ortopedico Traumatologico Gaetano Pini – Ct. Finora questo rimedio naturale è stato provato in Ghana, Zambia e Bolivia.
In questi paesi la levodopa non è disponibile in quanto si tratta di un farmaco molto costoso, per cui il legume che rientra nella dieta quotidiana di queste popolazioni potrebbe rappresentare una valida alternativa.
Così in particolare ha spiegato Gianni Pezzoli, direttore del Centro Parkinson e presidente della Fondazione Grigioni nata per la cura e la ricerca su questa patologia: “gli effetti rilevati sui malati di Parkinson sono sorprendenti e pari a quelli del farmaco. I tremori diminuiscono in poco tempo e la persona malata sta meglio”. Il medico ha spiegato in che modo il legume viene utilizzato come un farmaco: “La Mucuna, saltata in padella, macinata e triturata, viene disciolta in acqua nelle dosi indicate”.
Che cos’è il Parkinson
Il morbo di Parkinson è una malattia neurologica che si caratterizza per alcuni disturbi del movimento muscolare, mentre non va ad intaccare l’intelletto e la personalità dei pazienti.
Parkinson sintomi
I sintomi di questa malattia neurologica si manifestano con la bradicinesia ovvero nella lentezza nei movimenti, in particolare ad iniziare e concludere movimenti come il camminare, rigidità muscolare del tronco e degli arti e tremore anche a riposo. I sintomi tendono a manifestarsi in maniera asimmetrica, ad esempio inizialmente possono verificarsi su un solo arto. La fascia di maggiore incidenza è attorno ai 55 anni.
Parkinson cause
Il Parkinson è causato dalla degenerazione di alcune cellule nervose (i neuroni dopaminergici della sostanza nigra) nel tronco dell’encefalo. Questi neuroni sono deputati alla produzione di dopamina, un neurotrasmettitore che permette la comunicazione tra le cellule nervose. Con la degenerazione di queste cellule viene quindi a mancare la dopamina. Questa carenza determina i sintomi che costellano il morbo di Parkinson. Le cause della patologia potrebbero essere di origine tossica, ovvero dovuta a insetticidi e solventi, mentre le forme familiari derivano da mutazioni geentiche.
Parkinson terapia
Questa malattia neurologica viene curata con la sostituzione della dopamina con il suo precursore (la levodopa) ed anche molecole che ne surrogano l’azione quali i dopaminergici. Nei casi refrattari alla terapia farmacologica si è consolidato l’approccio chirurgico, che consiste nella stimolazione cerebrale profonda di determinati nuclei del sistema extrapiramidale. Tuttavia si tratta di una opzione terapeutica riservata soltanto a casi ben selezionati di pazienti.
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