Domani 10 giugno, alle 21,10 riparte su MTV il programma “Catfish” false identità, giunto alla quinta edizione.
Cos’è e come nasce
Catfish nasce come film, dove il protagonista Nev, con l’ausilio dell’amico Max, racconta come sia stato vittima di una persona conosciuta in rete, che non era quello che diceva di essere. Scottato da questa brutta esperienza, ha deciso di farne un film, e visto il successo della pellicola ha ricevuto richieste per realizzare un programma televisivo che trattasse lo stesso argomento, che raccontasse storie di persone reali, vittime di catfish nella rete. Anche il programma televisivo ha avuto un riscontro di pubblico e diverse richieste di aiuto, tanto da essere giunto alla sua quinta edizione.
Dove vederlo
In Italia possiamo seguirlo su MTV tutti i venerdì alle 21,10 a partire dal 10 giugno 2016. Nev e Max torneranno con nuove storie e nuovi Catfish da smascherare.
Chi è il Catfish
Il Catfish è un lui o una lei che attraverso un falso profilo sui social contatta altri uomini o donne fingendosi una persona diversa al fine di catturare l’attenzione e di creare un legame, anche affettivo. Il Catfish generalmente crea una falda identità rubando foto da internet di modelle, dJ, studentesse… persone con un aspetto fisico che sicuramente non passano inosservate, crea un nome e un cognome fittizi, e così inizia a chattare con le sue vittime.
I falsi profili nascono a volte per controllare il proprio partner, per noia, per una ricerca di attenzione, ma anche per vendetta, per scherzo…
Nelle storie narrate fino a qui è emerso che spesso il Catfish non prova rimorso per aver illuso un altro essere umano, per avergli mentito a volte per anni, nel migliore dei casi cerca di chiedere scusa adducendo una qualche giustificazione, e quando un barlume di coscienza spunta nella sua vita, cancella il falso profilo.
Ma ci sono casi in cui non ci sono scuse, il profilo o i profili rimangono attivi e tutto è pronto per una nuova vittima.
Quando nasce il sospetto di trovarsi di fronte ad un Catfish
C’è un comportamento ricorrente nelle storie narrate da Nev e Max che fa nascere il sospetto di trovarsi di fronte ad un Catfish, e cioè il trovare scuse quando la “vittima” chiede di potersi parlare oltre che in chat o per cellulare anche con l’ausilio della webcam. Qui le giustificazioni per non farsi vedere sono le più varie, dal computer rotto, a problemi di rete…
Durante la fase dello scambio di immagini, la vittima è sempre sincera e fornisce foto reali, mentre i catfish propone immagini rubate dalla rete e spesso molto distanti dalla realtà, per questo “vedersi” non è consentito, svelerebbe la truffa.
Quando la vittima, formula la richiesta di incontrarsi di persona, le cose si fanno ancora più complicate, vengono messi in mezzo viaggi, malattie, incidenti, furti d’auto… e quant’altro serva a far desistere momentaneamente la vittima, e a forzarla a rimandare obbligatoriamente l’incontro tanto atteso.
Quindi, riepilogando, quando ad una richiesta di parlarsi attraverso webcam o di incontrarsi di persona, l’altro o altra trova continue scuse per tirarsi indietro, nasce il sospetto di essere caduti delle trappola del Catfish, e la vittima chiede aiuto a Nev e Max. Nella maggioranza dei casi, chiedono aiuto per scoprire la verità, ma in cuor loro sperano che il flebile sospetto sia tale, e che una volta che i due esperti di Catfish riescono a fissare un incontro, dietro quella porta ci sia la persona delle foto sul falso profilo.
Il Catfish mente solo sull’aspetto o anche su altro?
Il Catfish, non si limita sempre a mentire sul proprio aspetto, a volte mente sul lavoro svolto, sulla città dove vive, sull’età, sulla razza e persino sul sesso di appartenenza, tutto dipende dalla gravità dell’inganno.
“Fortunatamente” spesso, a detta del Catfish, le parole, le frasi, i pensieri, i sentimenti espressi erano reali, solo l’aspetto non lo era. Alle vittime questo non basta, si sono innamorate di una persona diversa, e anche se la testa e il cuore non sono cambiati è variato l’aspetto fisico, quella componente che ha fatto sì che contattassero la persona del profilo, la scintilla da cui è nata la curiosità di conoscersi. Nella maggioranza dei casi, la vittima non riesce ad andare oltre l’aspetto fisico, e anche quel legame sentimentale si sbriciola come fragile biscotto, soffocato dalla delusione, dalla disillusione, dalla realtà.
Per alcuni creare falsi profili costituisce un gioco, un passatempo, un modo per evadere dalla realtà, per essere ciò che non si è, nulla di male fino a che non vengono coinvolte altre persone che, di contro, prendono i social seriamente e anche nella rete ci tengono ad essere così come sono, per loro il mondo reale non è diverso da quello virtuale.