Gli Europei 2016 sono alle porte. Il 10 giugno ci sarà la partita inaugurale con i padroni di casa della Francia che affrontano la Romania. Mai come quest’anno sarà un’edizione che sulla carta sembra estremamente competitiva, equilibrata e livellata. In questo articolo faremo un focus sulle squadre favorite, una vera e propria radiografia per scoprire pregi e difetti delle formazioni che hanno qualcosa in più. Analizzeremo anche l’Italia, che nonostante le difficoltà si presenta ai nastri di partenza con la volontà di disputare un buon Europeo, anche se la tradizione non è molto favorevole ai colori azzurri, dal momento che la nostra nazionale ne ha vinto solo uno nella sua storia nel 1968.
Euro 2016: Francia, i padroni di casa
Come detto a fare gli onori di casa sarà la Francia, che debutterà contro la Romania. I transalpini sono tra i favoriti non solo perché giocano tra le mura amiche, ma anche perché hanno giocatori molto giovani e dotati di classe cristallina. Griezmann, Pogba e Martial sono i nomi più altisonanti di questa nazionale, giovani talentuosi che vogliono infiammare la Francia. Difesa molto esperta, con Evra e Sagna sulle fasce, e Koscielny e Mangala al centro. Attacco affidato all’esperto Giroud, occhio a Kante in mediana, rivelazione quest’anno con il Leicester. Le punizioni di Payet possono essere un’arma in più. Tanto entusiasmo e gioco brillante per questa squadra, anche se la poca esperienza internazionale e l’eccessiva euforia potrebbero rivelarsi un boomerang.
Euro 2016: Belgio, il nuovo che avanza
Il Belgio si ritrova in un periodo d’oro, una generazione di veri e propri fenomeni. La squadra belga potrebbe essere la vera sorpresa, dopo l’ottimo Mondiale. In porta Courtois, uno dei migliori portieri nel panorama internazionale. Mancherà una colonna portante come Kompany, ma Vertonghen e Vermaelen danno grandi garanzie in difesa. Fenomeni a go-go a centrocampo ed in attacco, con Witsel e Nainggolan a dare qualità, quantità, fosforo e muscoli alla mediana. Sarà battaglia in avanti, dove ci saranno talenti del calibro di Mertens, Hazard, De Vruyne, Carrasco, Lukaku e Benteke a sgomitare per un posto da titolare. Paradossalmente tanti galli in un pollaio possono essere un problema per il ct Wilmots, che però se trova i giusti automatismi ha tra le mani una macchina da guerra.
Euro 2016: Germania, i campioni del mondo in carica
Tra le favorite c’è ovviamente la Germania, campione del mondo in carica. I tedeschi, come al solito, hanno come principale punto di forza la compattezza e la solidità di una squadra che due anni fa ha alzato al cielo la coppa del Mondo. In porta c’è Neuer, migliore portiere del mondo, ed una difesa granitica che poggia le proprie basi su Boateng ed Hummels. A centrocampo i soliti noti: Schweinsteiger, Ozil, Mueller, Gotze, Kehdira e Kroos, l’attacco sarà affidato al sempreverde Gomez. Giocatori non di primissimo pelo, ma la Germania difficilmente “toppa” questi appuntamenti, e non bisogna dimenticare la verve del giovane talento Draxler.
Euro 2016:Spagna, cantera al potere
Nonostante il flop dei Mondiali brasiliani, la Spagna si presenta come la nazionale vincitrice degli ultimi due Europei, quindi rientra tra le squadre favorite per diritto. Anche nelle coppe europee le spagnole dettano legge, quindi la cantera è un serbatoio infinito di talenti. La difesa sarà affidata a due colonne come Pique e Sergio Ramos, mentre a centrocampo i “senatori” Iniesta, Silva, Busquets e Fabregas potranno contare sulla freschezza di Koke e Thiago Alcantara. Attacco affidato a Morata, l’uomo mercato ricercato dai top club europei atteso al varco, che sarà affiancato da giocatori di talento come Nolito e Pedro.
Euro 2016: l’Italia, una vera incognita
“Or incomincian le dolenti note”…, almeno sulla carta l’Italia non si presenta tra le favorite. Gli esperti dicono che sia la nazionale più scarsa di sempre, sicuramente è tra le più povere di talenti cristallini. La difesa è affidata completamente al blocco Juventus, con l’eterno Buffon tra i pali. A centrocampo Conte ha puntato più sulla quantità che sulla qualità, lasciando a casa gente come Jorginho, Vazquez e Bonaventura. Con tutto il rispetto per Thiago Motta, sarà un colpo al cuore vedere la magica numero 10 sulle sue spalle, dopo essere stata indossata da gente del calibro di Zola, Baggio, Del Piero, Rivera e Totti. In attacco la mina vagante è Insigne, il giocatore più talentuoso insieme a Bernardeschi, che dovranno dare il cambio di ritmo ad una squadra che punta più sulla compattezza che sulla qualità.