Gli era stata negata l’ammissione all’esame post laurea. Una decisione che un sessantaquattrenne di origini calabresi non è riuscito a mandare giù. Da quel momento ha intrapreso una personale battaglia con i professori. Querelle che è arrivata al culmine con una serie di atti persecutori perpetrati dall’uomo nei danni dei docenti. L’incubo dei professori universitari è finito l’altra sera.
Il sessantaquattrenne non ammesso all’esame post laurea
Il calabrese è stato bloccato da due volanti in località Fisciano, presso una struttura ricettiva. Qui era stata segnalata, dal sistema alloggiati segnalava, la presenza di tale A. V., nato in Provincia di Cosenza, di anni 64, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa il 23 maggio 2016 dal Gip (giudici indagini preliminari) presso il Tribunale di Roma, per la violazione dell’art. 612 bis codice procedura penale (atti persecutori – stalking).
Ingiurie e minacce ai docenti universitari
A.V. è accusato di aver tenuto una condotta molesta e persecutoria, protratta nel tempo, nei confronti di alcuni docenti universitari a Roma, membri di una commissione esaminatrice, che hanno negato al sessantaquattrenne l’ammissione all’esame di stato post laurea. Le continue ingiurie e minacce subite dai docenti li hanno spinti a presentare nei confronti dello stalker una querela nel mese di gennaio 2016. L’incubo dei professori universitari si è concluso l’altra sera.