Quando si parla di dieta trai i principali “indiziati” dei chili di troppo, sono messi all’indice i grassi contenuti negli alimenti. In realtà non è proprio corretta questa associazione tra grassi contenuti nel cibo e aumento di peso.
Il National obesity forum e il Public Health Collaboration, due istituzioni che si occupano di salute pubblica in Gran Bretagna hanno chiesto la revisione delle linee guida sull’alimentazione in quanto concentrarsi esclusivamente sui grassi quale causa dell’obesità non sta portando ai risultati sperati. L’obestà anzi risulta in aumento.
Piuttosto le due istituzioni hanno dato indicazioni per evitare di ingrassare: ad esempio non bisogna indulgere agli spuntini fuori pasto nell’errata convinzione che apportino poche calorie, non è così. Inoltre spesso si consumano prodotti light per le poche calorie che contengono, tuttavia va aggiunto che proprio per questo ci sentiamo autorizzati a consumarne di più, senza accorgerci che tra l’altro in questi alimenti vengono aggiunti spesso degli zuccheri, e sono proprio questi ultimi da evitare per chi ha qualche chilo di troppo.
Inoltre va anche sottolineato che una dieta sana ed equilibrata dovrebbe comprendere tra il 20 e il 35% di grassi, mentre i carboidrati dovrebbero costituire tra il 45 e il 60% delle calorie giornaliere. Inltre nel report si sottolinea che mangiare formaggi, yogurt e bere latte riduce il rischio di diventare obesi
Mangiare grassi non significa diventare grassi. Va bocciata anche l’idea secondo cui praticare molto sport possa ovviare a una dieta sbagliata. Insomma nel caso si voglia intraprendere un percorso dietetico per dimagrire, è sempre bene farsi seguire da un dietologo che saprà dare tutte le indicazioni opportune.