La celiachia è un disturbo che colpisce circa 600mila italiani. Questa patologia nei soggetti che vi sono geneticamente predisposti determina una infiammazione cronica dell’intestino tenue. In pratica la patologia si manifesta con lesioni cutanee specifiche e distintive a seguito dell’ingestione di alimenti contenenti il glutine.
Tuttavia vi è una importante novità che arriva dalla ricerca: due ricercatrici italiane, Virna Cerne e Ombretta Polenghi, hanno messo a punto un sistema per isolare, e poi estrarre in laboratorio, proteine simili al glutine dal granturco. Le due ricercatrici italiane grazie a questo nuovo metodo di produzione di alimenti gluten free sono anche finaliste all’European Inventor Award 2016. La premiazione si svolgerà il prossimo 9 giugno a Lisbona.
Entrambe le scienziate lavorano all’AREA Science Park di Trieste per la Dr. Schar. Questa molecola estratta dal granoturco e molto simile al glutine aggiunta agli alimenti per celiaci, potrebbe consentire ai pazienti celiaci di assaporare un cibo dal sapore e dalla consistenza molto simile ai prodotti da forno che hanno il grano quale ingrediente di base.
Insomma si tratta di un passo in avanti della ricerca che viene incontro alle esigenze di quanti soffrono di celiachia. Ricordiamo infatti che attualmente la dieta a base di alimenti privi di glutine è l’unica terapia disponibile per il trattamento di questa malattia che si caratterizza per un quadro clinicio quanto mai variegato, che comprende sintomi che vanno dalla diarrera profusa, debolezza, dimagrimento e associazione con altre malattie autoimmuni.