L’Universo con tutti i suoi segreti ha da sempre affascinato l’uomo in quanto richiama il mistero più profondo delle sue origini. Grazie alle apparecchiature sempre più sofisticate messe a puntoo dalle Agenzie spaziali in questi ultimi decenni, gli scienziati hanno cominciato ad osservare meglio l’indescrivibile e stupefacente bellezza del cosmo.
In particolare, venendo alle ultime scoperte, gli astronomi dell’Università della California hano scoperto un buco nero gigante, con una massa pari a 17 miliardi quella solare. Il buco nero stavolta è stato scoperto nella galassia NGC 1600 in direzione della costellazione dell’Eridano, a circa 200 milioni di anni luce dalla Terra.
Quel che stupisce gli scienziati è che questa formazione è stata osservata al centro di una galassia ellittica situata nei pressi di un piccolo gruppo di 20 galassie in una zona scarsamente popolata. Insomma almeno fino ad oggi i più grandi buchi neri sono stati osservati al centro di ammassi di galassie, dove risultano ben addensati.
Quanto scoperto lascia presumere quindi che grandi e mostruosi buchi neri potrebbero esserci anche in zone dello Spazio scarsamente popolate. Ed inoltre questo buco nero ha anche un’altra particolarità su cui si stanno interrogando gli scienziati: ovvero si presenta 10 volte più massiccio di quanto sarebbe stato ipotizzabile sulla base della massa della sua galassia.
Così ha commentato la scoperta l’astronoma Chung-Pei Ma, dell’University of California-Berkeley, responsabile del progetto Massive Survey: “Stimiamo che questi gruppi più piccoli siano circa 50 volte più abbondanti degli spettacolari ammassi di galassie come quello della Chioma di Berenice. Quindi la domanda da porsi adesso è la seguente: è la punta di un iceberg, o forse ci sono più buchi neri mostruosi là fuori che non vivono come in un’area affollata di un grattacielo a Manhattan, ma in qualche sperduta casa nelle pianure del Midwest?“.
Grazie all’impiego del Telescopio Hubble sarà possibile definire con maggiore accuratezza la massa del buco nero all’interno della galassia NGC 1600.