Ottantotto anni dopo un presidente americano giungerà in visita ufficiale a Cuba. Un ‘disgelo’ tra Stati Uniti d’America ed il regime castrista iniziato ormai due anni or sono e culminato con la riapertura di una ambasciata americana a L’Avana. Una visita che si annuncia storica e senza precedenti per tutta una molteplicità di motivazioni, anche perché suggellerà definitivamente nell’immaginario comune l’era delle amministrazioni Obama.
Il 21 e il 22 marzo 2016, simbolicamente, terminerà la ‘sub guerra fredda’ tra la piccola isola caraibica e l’ultima superpotenza del globo terracqueo. Una nuova era di rapporti, commerciali oltre che diplomatici, che pone tutta una serie di opportunità ed incognite per il futuro.
L’opposizione dei Repubblicani e la rabbia degli esuli cubani di Miami: pioggia di critiche per Barack Obama.
Non tutti negli Stati Uniti d’America, in quest’ultimo biennio, hanno accolto con favore la riapertura del dialogo tra L’Avana e Washington. In primis gli esuli anti-castrisi che in Florida, nel corso dei decenni, hanno stabilito una numerosa ed influente comunità, spesso determinante negli equilibri politici locali. Gli esuli cubani o comunque le generazioni successive alla grande migrazione di anni sessanta, non gradiscono un ‘disgelo’ con ancora il regime dei Fratelli Castro saldamente al potere.
Un malcontento diffuso che è cavalcato dai Repubblicani e dai settori più tradizionali della politica.
Una strategia d’opposizione non esclusivamente strumentale ma che affonda le sue radici nelle ideologie più conservatrici della politica americana. Tutto ciò si scontra con il realismo del presidente uscente, Barack Obama conscio delle difficoltà geopolitiche degli Stati Uniti, attualmente, ha in questo suo secondo mandato messo a segno un altro risultato importante sul fonte diplomatico. Una graduale normalizzazione dei rapporti anche con l’Iran, altro nemico storico di Washinghton (seppur in maniera meno marcata rispetto a Cuba). La visita di Barack Obama a Cuba, inevitabilmente, è divenuto anche argomento della campagna elettorale nel corso delle primarie: un tema caldo e complesso sia in casa dei Democratici oltre che dei Repubblicani.