Ad accorgersene sono stati i genitori vedendo i loro figli assorti in un mutismo impenetrabile, oppure imbronciati e perennemente afflitti da stati d’animo depressivi ogni qual volta si faceva riferimento alla vita scolastica. insomma era chiaro che dietro quei malesseri vi fosse qualcosa che non andava a scuola. Così sono scattate le denunce da parte dei genitori a carico di Rosanna Caccavale, una docente di 60 anni nell’Istituto comprensivo di scuola materna “D’Arienzo Prisco” di Tufino (Napoli).
I poliziotti hanno quindi installato delle microcamere in classe per riprendere la maestra mentre faceva lezione. Ed in effetti i sospetti dei genitori sono stati confermati: la maestra usava insultare i piccoli, maltrattarli, strattonarli e mortificarli. Il gip di Nola (Napoli) ha emesso un’ordinaza di interdizione che è stata notificata oggi a Rosanna Cacavale in cui le viene fatto divieto di insegnare per 6 mesi, in quanto responsabile di questi maltrattamenti perpetrati nei confronti dei piccoli studenti.
Così si è espresso con una nota stampa il procuratore Mancusi su questa vicenda: “Non può non porsi la domanda sui motivi per cui un malinteso senso di omertà, di timore, di quieto vivere, di indifferenza verso gravi traumi provocati da tali condotte nei propri figli, vittime della C., abbia potuto indurre tanti genitori a mantenere un così lungo silenzio su quanto avveniva in quella classe. Su come tali comportamenti non abbiano mai potuto suscitare un allarme su quanti avrebbero dovuto sorvegliare” .