Ci sorreggono permettendoci la postura eretta. Senza di esse i nostri muscoli sarebbero simili a stoppa con cui si riempiono i pupazzi ed i nostri movimenti del tutto inconsistenti. Parliamo delle nostre ossa ovviamente la cui salute tuttavia desta più di qualche preoccupazione.
Nel nostro paese ogni anno si verificano ben 230mila fratture da fragilità. Questo aumento è dovuto sostanzialmente all’allungarsi dell’età media della popolazione. Le fratture possono anche essere fonte di disabilità e in alcuni casi possono rivelarsi fatali.
Di questo tema se ne sta discutendo al Congresso della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia in corso di svolgimento all’Hotel Ergife a Roma. Statistiche alla mano quese fratture da fragilità interessano soprattutto le donne che soffrono di osteoporosi senile: d’altronde ad andare incontro a una frattura è una donna cinquantenne su 4 e una donna sessantenne su 3.
Le ossa che maggiormente risultano esposte a queste fratture di fragilità sono il femore, il polso, la caviglia, l’omero e le vertebre. Inoltre le persone che hanno subito una frattura da fragilità vanno più frequentemente incontro a una ricaduta.
L’organizzazione mondiale della sanità ha voluto sensibilizzare su questo problema in quanto ogni anno nel mondo si registrano circa 9 milioni di fratture di fragilità di cui 1,6 milioni riguardano il femore prossimale.