Nel corso dell’intervallo del match di Champions League Juventus-Borussia Mönchengladbach, giocata lo scorso 21 ottobre, è scoppiata una rissa tra gli stessi tifosi juventini. Ad un chiosco di cibo e bevande un fan bianconero si era lamentato del fatto che un altro tifoso aveva scavalcato la fila, sorpassando tutti gli altri.
A questo punto l’uomo, spalleggiato da altri due tifosi, ha prima bloccato per poi colpire selvaggiamente il tifoso che aveva l’unico torto di essersi lamentato di quel gesto di maleducazione. Il supporter bianconero aggredito ha riportato diverse lesioni, quali la frattura del naso e la rottura del sopracciglio.
La Digos ha immediatamente preso visione dei filmati registrati dalle telecamere interne dello Juventus Stadium, grazie ai quali è riuscita ad individuare i tre selvaggi aggressori. Gli ultrà appartengono al gruppo dei Drughi, storicamente considerati tra più violenti del tifo juventino.
Per l’aggressore sono stati disposti cinque anni di Daspo, mentre gli altri due Drughi che sono intervenuti sono stati puniti con un Daspo di due anni. L’ennesimo episodio inquietante che dimostra come l’Italia calcistica per diventare un paese culturalmente e sportivamente civile deve farne ancora tantissima di strada.