Nuove interessanti prospettive di cura riguardano il mieloma multiplo, una neoplasia molto aggressiva che colpisce il midollo osseo e che compare nei pazienti over 60. Il mieloma multiplo è infatti il tumore ematologico più frequente.
Due studi condotti da un gruppo di ricercatori dell’Università di Torino con l’Ospedale Molinette e l’altro a cura dell’Ospedale di Tours, hanno dimostrato che è possibile allungare la sopravvivenza dei pazienti afetti da questa neoplasia del sistema immunitario. Il mieloma multiplo in particolare agisce sulle plasmacellule, che sono localizzate soprattutto nel midollo osseo: le plasmacellule sono fodamentali in quanto producono gli anticorpi in caso di infezioni, il mieloma multiplo fa si che questa produzione anticorpale avvenga in maniera incontrollata dando origne al tumore.
I ricercatori hanno somministrato ai pazienti che avevano efettuato il trapianto di midollo osseo, una nuova terapia farmacologica a base di lenalidomide e desametasone in maniera continuativa. In pratica se si associa al trapianto anche questa terapia farmacologica, migliorano i risultrati indotti dallo stesso trapianto autologo: tasso di sopravvivevenza a 4 anni dalla malattia è del 59% rispetto al 51% con la terapia standard.
Mentre un secondo studio condotto su più di 500 pazienti ha confermato il il lenalidomide come efficace farmaco di mantenimento che ha prolungato la sopravvivenza dei pazienti da 21,6 a 41,9 mesi. Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine.