Alla 7a giornata di Serie A il Napoli ha perso l’imbattibilità contro l’Atalanta e soprattutto la sconfitta consente alla Juve, vittoriosa contro l’Empoli, di andare a+ 4 sui partenopei.
Grande soddisfazione invece per la squadra allenata da Gasperini che in questa vittoria potrebbe trovare la chiave di volta di una stagione che non è partita nel migliore dei modi. Gli orobici sono riusciti afare a meno di Kessie, che finora è andato ben oltre ogni aspettativa.
ATALANTA-NAPOLI 1-0: l’analisi del match
La squadra di casa va in gol al 9′ del primo tempo con Petagna, al terzo gol stagionale. Il Napoli e non è una novità, soffre con le piccole, in particolare le marcature a uomo quando sono predisposte anche a centrocampo: ieri Hamsik e Jorginho sono rimasti imbrigliati nella morsa studiata dal tecnico degli orobici. Gomez è stato una vera spina nel fianco della difesa partenopea, ha propiziato il vantaggio di Petagna e ha creato altre occasioni da gol. Reina ha dovuto fare gli straordinari per mantenere gli azzurri in partita: mezzo miracolo prima su Freuler e a fermare la conclusione a botta sicura di Dramè c’è soltanto il palo. I partenopei vanno vicino al pareggio con un tiro di Milik alla fine del primo tempo.
Nei secondi 45 minuti di gioco Sarri anche Gabbiadini ma il risultato non cambia ed è anzi la squadra di casa ha sfiorare il raddoppio con Gagliardini e con Grassi che trovano sulla loro strada un Reina in giornata di grazia.
Insomma a differenza della Juventus che non sbaglia mai un colpo con le formazioni di bassa classifica, il Napoli le soffre e non è la prima volta che perde punti in questo modo, lo stesso era accaduto già con Mazzarri e poi con Benitez.
D’altronde le dichiarazioni di Sarri nel post-partita sanno già di resa nei confronti dei bianconeri: “Soltanto se la Juventus dovesse compiere una serie di ca**ate, ma loro sono la squadra europea che ne fa meno…”. In appendice il gol che ha dato la vittoria all’Atalanta e l’ampia sintesi del match.
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