Il nostro organismo ha bisogno di un apporto equilibrato di nutrienti che provenga da fonti di carboidrati, grassi e proteine.
Nel caso di particolari esigenze si può aumentare il consumo di cibi che apportano maggiormente una di queste tre elementi fondamentali per la salute e il benessere. Purtroppo negli ultimi anni tendono a diffondersi pericolose mode fai da te in fatto alimenatre che non sortiscono riusltati e che possono avere anche conseguenze negative per la salute.
Ad esempio uno dei luoghi comuni da sfatare è che mangiare molte proteine faccia dimagrire, in realtà se questo può verificarsi nel breve periodo, nel lungo periodo si ottiene proprio l’effetto contrario.
La dieta iperproteica fa ingrassare
E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Luigi Fontana, professore di medicina e nutrizione all’università di Brescia e alla Washington University a St.Louis. La dieta iperproteica che si caratterizza per un notevole apporto di proteine e grassi viene seguita dagli sportivi del body building in quanto è un tipo di alimentazione che aiuta a crescere la massa muscolare.
In particolare così ha spiegato l’esperto Luigi Fontana nel corso di un congresso che si è tenuto a Venezia: “Qualora una dieta contenga un regime proteico molto ricco, nei primi 6 mesi si tende a dimagrire, -spiega Fontana- tuttavia se la dieta si protrae per 12 o 24 mesi il vantaggio della stessa si va perdendo, divenendo meno efficace. Lo studio ha evidenziato quali meccanismi regolino tali processi. Gli amminoacidi ramificati, che sono i “mattoncini” delle proteine, non vengono prodotti dal nostro corpo ma devono essere assunti con il cibo. Si trovano nei prodotti animali, soprattutto il latte. Per intenderci sono quelli assimilati dai culturisti sotto forma di integratori – o in alternativa aumentando notevolmente il consumo di carne nella dieta – per far crescere la massa muscolare in fase di allenamento. Il problema è che stimolando con un numero maggiore di calorie o di amminoacidi ramificati o solforati il nostro organismo si accelerano i processi di invecchiamento e di genesi dei tumori”.
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Sempre il professor Fontana sottolinea che se si riducono le proteine nella dieta si migliora il controllo glicemico e c’è quindi un minore rischio di ammalarsi di diabete. Inoltre si ottengono fin da subito risultati sia nei topi che negli esseri umani. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cell Reports.