Pokemon Go nonostante sia stata scaricata solo un mese fa negli Stati Uniti e appena due settimane fa in Italia, può considerarsi l’app del momento stando al numero degli utenti di tutto il mondo che l’hanno scaricata. In effetti non può considerarsi una semplice app come qualsiasi altra, in quanto questo videogioco si presta ad essere analizzato come un complesso fenomeno sociale.
In particolare giocare a Pokemon Go potrebbe anche diventare anche un lavoro. Un ventisettenne della provincia di Ravenna è presente come allenatore di Pokemon su ProntoPro.it (portale di incontro tra domanda e offerta di lavoro).
Il ragazzo offre i suoi servigi, ovvero andare a caccia di pupazzetti per conto terzi, a 15 euro l’ora. Insomma per questa cifra l’allenatore potrà conquistare le palestre nemiche, covare uova, consentendo a chi non ha tempo perché lavora, di salire di livello nel gioco.
Ed a proposito di uova la giapponese Nintendo e la californiana Niantic grazie a Pokemonn Go stanno realizzando notevoli profitti: con l’app incassano milioni di dollari al giorno.
Inoltre per permettere agli allenatori di giocare si potrà scegliere se prestare direttamente il proprio cellulare al cacciatore professionista oppure condividere i dettagli del proprio accesso a Gmail. In ogni caso Prontopro.it suggerisce prudenza, ad esempio è meglio farsi consegnare i documenti dall’allenatore che poi gli saranno restituiti alla fine della seduta di caccia ai mostriciattoli giapponesi.