FALLITO GOLPE IN TURCHIA – Venerdì sera il ponte sul Bosforo a Instanbul è stato chuso. Intanto i militari oltre che Instanbul hanno occupato la città di Ankara ed hanno bloccato le sedi di televisioni e giornali.
Si è trattato a tutti gli effetti di un golpe che è stato dichiarato fallito all’alba dal governo di Ankara, ma adesso bisognerà valutarne le conseguenze. A seguito dell’appello del presidente Erdogan anche i civili si sono riversati per strada per fronteggiare e contrastare i dissidenti.
Stando a quanto dichiarato stamane dal premier di Ankara Bin ali Yildirim oltre 2800 militari sono stati arrestati, oltre 100 uccisi, 200 si sono arresi, altri infine sono stati cacciati dall’esercito. Inoltre nel corso della conferenza stampa Yildrim ha dichiarato che la nazione turca ha una grande esperienza in fatto di democrazia e che questo golpe rappresenta una macchia nera sulla democrazia turca. Infine ha aggiunto che i golpisti: “avranno la giustizia che meritano”.
Inoltre si apprende dai media locali che dopo il golpe sono stati rimossi 2.745 giudici e 5 membri dei 22 membri del Consiglio superiore dei giudici e dei pubblici ministeri. Questo perché si teme che i giudici rimossi abbiano legami con Fethullah Gulen, il nemico del presidente Recep Tayyp Erdogan, che si ritiene essere proprio l’autore del golpe.
Quanto accaduto mette in rilievo una serie di nodi irrisolti della Turchia: gli attentati terroristici, di cui l’ultimo il 28 giugno scorso, la questione dei profughi provenienti dalla Siria ed il difficile rapporto con i curdi. Tutti problemi che il golpe ha messo al tappeto e che Erdogan dovrà affrontare una buona volta per tutte.