L’utilizzo degli integratori multivitaminici in gravidanza non sarebbe supportato da alcuna evidenza scientifica. E’ quanto emerge da una revisione curata dagli esperti del Drug and Therapeutics Bulletin (Dtb), edito dal British Medical Journal.
In particolare i multivitaminici che vengono consigliati alle donne in gravidanza sono i seguenti: vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6, B12), vitamine C, D, E, K, acido folico, iodio, magnesio, ferro, rame, zinco e selenio.
Perchè non servono gli integratori multivitaminici in gravidanza
Questo perché di fondo c’è un errore di prospettiva: ovvero le evidenze cliniche di questi prodotti riguardano paesi in cui le donne soffrono di malnutrizione e non è certo questa la condizione dell’Occidente. Tuttavia le donne in gravidanza non dovrebbero dimenticare di assumere l’acido folico (400 microgrammi al giorno) e la vitamina D (10 microgrammi al giorno) per la salute delle ossa, sia della mamma che del bambino.
Gli autori dello studio concludono che: “La commercializzazione di questi prodotti non sembra supportata da dati che dimostrino un beneficio per il feto o per la madre”.
Insomma si tratta di prodotti che hanno anche una spesa di circa 15 euro al mese che le donne in gravidanza non devono sentirsi in obbligo di acquistare, in quanto non ne esiste assolutamente la necessità, per cui a parte l’acido folico e la vitamina D che richiedono una integrazione, per tutto il resto basta seguire una dieta variata perché l’organismo abbia tutti i nutrienti necessari per il suo fabbisogno quotidiano.