La dieta mediterranea purtroppo perde sempre più colpi perché gli italiani stanno cambiando le loro abitudini alimentari. E’ quanto emerge dalla prima Conferenza Mondiale sulla dieta mediterranea che si è svolta dal 6 all’8 Luglio presso Palazzo Lombardia a Milano. D’altronde i motivi vanno ricercati ad esempio nella globalizzazione delle abitudini alimentari.
Questo avviene soprattutto nelle grandi città dove prendono sempre più piede i fast food: il che comporta soprattutto un aumento di carne e dei derivati nonché di farine raffinate. In campagna invece resiste la dieta mediterranea: gli alimenti che vengono privilegiati sono legumi, frutta, cereali, olio vergine d’oliva.
Tuttavia questo netto e drastico cambiamento delle abitudini alimentari ha delle ripercussioni sulla salute: un’alimentazione a base soprattutto di carne e altri cibi che contengono grassi predispone a un aumento del rischio delle malattie cardiovascolari.
Questa moda del junk food, il cosidetto cibo spazzatura, diffusa sopratutto dai giovani, rischia di vanificare gli effetti benefici della dieta mediterranea per la salute riconosciuti da una molteplicità di studi condotti su questo tema. Insomma l’importazione di questi stili alimentari che non ci appartengono rischia di far pagare un conto veramente salato in termini di salute alle prossime generazioni.