Molto spesso tendiamo ad umanizzare i nostri amici a quattro zampe attribuendo loro caratteristiche umane. E’ cosa del tutto naturale. Spesso siamo spinti a gesti d’affetto nei confronti dei nostri animali, che i cani e gatti ricambiano, magari dandoci una leccata sulla faccia.
Ebbene stando a uno studio pubblicato sul British Medical Journal Case Reports, una settantenne in pensione avrebbe contratto una rarissima forma di setticemia dal suo cane, un levriero italiano. La donna ha cominciato a sentirsi poco bene e ha chiesto l’aiuto di un parente che l’ha trovata abbondonata su una poltrona in uno stato di semi-incoscienza. La settantenne è stata quindi ricoverata in ospedale dove dopo 4 giorni le è stata diagnosticata una insufficienza renale.
Gli esami a cui è stata sottoposta hanno evidenziato una infezione da Capnocytophaga canimorsus che è poi diventata sepsi, ovvero una infezione generalizzata all’intero organismo. Questo batterio che viene trasmesso dalla saliva di cani e gatti si può rivelare molto nocivo per la salute dell’uomo, in quanto come nel caso della donna ricoverata in ospedale è in grado di provocare la setticemia.
Va però precisato che casi simili sono molto rari. Inoltre soltanto in presenza di un sistema immunitario estremamente indebolito e compromesso potrebbero verificarsi casi del genere. Insomma è sempre bene non fare nessuna psicosi nè creare allarmismi di sorta: se state bene in salute abbracciate e baciate pure i vostri cani e gatti che ricambieranno il vostro affetto. Non aspettano altro.