BREXIT -Inevitabilmente in questi giorni si sta discutendo dei nuovi scenari che potrebbe aprire l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea a seguito del referendum. Intanto le prime conseguenze come avviene in questi casi si sono avvertite in Borsa: la sterlina rimane ancora in forte calo.
A fare il punto della situazione è stato questa mattina il ministro delle Finanze inglese, George Osborne. Il ministro ha dichiarato che la Gran Bretagna: “è pronta ad affrontare qualunque cosa il futuro serbi per noi”. Ed ancora per quanto riguarda le future relazioni commerciali con gli altri paesi europei: “Sono del tutto concentrato sul portare stabilità e certezza. Partiamo da una posizione di forza guadagnata duramente”.
Insomma l’art.50 con cui un paese aderente all’Ue può uscirne, verrà fatto valere soltanto quando l’inghilterra sarà pronto. Potrebbe parafrasarsi così l’intervento del ministro britannico.
Sempre Osborne ha aggiunto: “Non voglio che la Gran Bretagna volti le spalle all’Europa o al resto del mondo. Dobbiamo portare unità di spirito e di intenti e condannare l’odio e la divisione dove li vediamo. La Gran Bretagna è un Paese aperto e tollerante e combatterò con tutte le mie forze perché resti tale”.
Ipotesi nuovo referendum?
Riguardo l’ipotesi che possa tenersi un nuovo referendum le possibilità reali paiono molto esigue. In realtà sul sito delle petizioni lo scorso 25 maggio la richiesta era stata inserita da William Oliver Healey, ma non si tratta di un secondo referendum, ma di chiedere una modifica alla legge di questo referendum per stabilire un quorum molto più rigido.
Tuttavia la petizione non è stata discussa per tempo in parlamento, pertanto il suo valore da un punto di vista legale è praticamente nullo. Se ne saprà qualcosa di più giovedì quando la commissione dedicata alle petizioni si esprimerà nel merito.