Il fumo può considerarsi un vero e proprio killer per la nostra salute. D’altronde è ormai noto da decenni che il fumo di sigaretta aumenta il rischio di patologie tumorali. A quanto pare però quello delle sigarette è un vizio che gli italiani proprio non riescono asmettere. Fumano ben 10 milioni e ogni anno a causa del fumo si contano 30mila decessi, nella maggior parte dei casi per il cancro ai polmoni. Di questi temi se ne parla oggi 25 giugno 2016 al Cto2016, la Conferenza internazionale di oncologia toracica che si tiene a Napoli.
Molto significative in questo senso le parole di Filippo de Marinis, dell’Aiot (Associazione italiana di oncologia toracica: “Se domani la popolazione mondiale decidesse di smettere di fumare tra 20-30 anni il carcinoma polmonare risulterebbe abbattuto del 90% come mai nessuna terapia potrà ottenere”.
Per le donne si segnala un aumento dell’incidenza in quelle non fumatrici, il che lascia ipotizzare che ci sia anche una causa genetica e ormonale. Inoltre gli oncologi rinnovano l’appello a smettere di fumare per tutelare non soltanto la propria salute, ma anche quella di chi vive accanto ai fumatori. Si stima infatti che il rischio per un non fumatore di ammalarsi di cancro se vive con un fumatore è del 20% in più per le donne e il 30% in più per un uomo.
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Danni provocati dal fumo passivo
I danni provocati dal fumo passivo vanno ad interessare soprattutto neonati e bambini. Gli effetti consistono in un aumento del rischio di sviluppare asma, la tosse, il catarro e la bronchite. Inoltre l’esposizione al fumo passivo a causa della nicotina aumenta la predisposizione a patologie quali allergie, mal di testa, e problemi alla gola, disturbi e fastidi agli occhi. Il fumo passivo inoltre aumenta l’incidenza di cancro, leucemia e infezioni alle meningi, rischi cardiovasolari e l’ictus cerebrale.