La Gran Bretagna è fuori dall‘Unione Europea I risultati del referendum potrebbero innescare un effetto domino con nuove richieste di referendum. Il precedente dell’inghilterra potrebbe portare quindi alla disgregazione dell’Unione Europea.
Brexit: risultati voto
La Brexit ha vinto con il 51,9% dei voti, mentre per il Remain ha votato il 48,1% dell’elettorato britannico. La vittoria è stata ufficializzata da Jenny Watson, presidente della Commissione Elettorale. Indubbiamente le conseguenze del risultato di questo referendum potrebbero riverberarsi anche sul politico, economico e sociale.
In ogni caso almeno nell’immediato Cameron resterà premier al fine di: “stabilizzare la situazione nel breve periodo e trovare le migliori soluzioni nel lungo periodo”. Così si è espresso Nikel Farage, il leader dell’Ukip a proposito dell’esito del referendum: “la vittoria della gente comune contro le grandi banche, il grande business e i grandi politici”. Ed ancora: “Diciassette milioni di persone hanno detto che dobbiamo uscire dall’Ue. Adesso ci siamo liberati per poter stringere accordi di associazione e commercio con tutto il resto del mondo. Ci siamo ridati la possibilità di collegarci all’economia globale di tutto il mondo”. I dati del referendum lasciano molto riflettere.
La reazione dei mercati
Crollo netto della sterlina, che perde oltre il 10% sul dollaro, mentre l’oro va benissimo confermando il suo valore di bene rifugio nei momenti di crisi. La sterlina è arrivata a perdere l’11% nei confronti del dollaro.
Gli stati uniti d’Europa: un’utopia?
Il progetto di un’Europa unita nasce dalle ceneri di un’Europa dilaniata dalle due guerre mondiali e quindi aveva come suo collante di fondo l’obiettivo di realizzare un’Europa libera fondata sulla pace. Purtroppo negli anni 80′ le ragioni ideali che esprimevano il fondo di questo progetto hanno ceduto a interessi prettamente economici. Ciò ha comportato la realizzazione di un’Europa delle banche, prima ancora di un’Europa che dal punto di vista politico è sempre esistita solo formalmente. Insomma l’economia ha fatto premio su tutto, costringendo a rivedere e forse a declinare del tutto il progetto degli Stati Uniti d’Europa.