Il diabete di tipo 2 potrebbe essere curato da una terapia rivoluzionaria basata sul calore. Questa procedura innovativa agisce sul duodeno, una parte dell’intestino, mediante un intervento di chirurgia mininvasiva endoscopica: attraverso il calore applicato alla mucosa intestinale ne viene ripristinata la composizione naturale e sana. In tal modo è anche possibile tenere sotto controllo i livelli della glicemia. Tale trattamento innovativo viene effettuato introducendo dalla bocca un catetere a palloncino che giunge fino al duodeno dove rilascia una dose controllata di energia termica sulla superficie della mucosa. La procedura risulta molto ben tollerata dai pazienti in quanto la strumentazione a disposizione consente di controllare molto precisamente la dose di energia termica sulla mucosa.
L’intervento dura mediamente un’ora e i pazienti vengono dimessi il giorno dopo. Questa sperimentazione clinica e nello specifico la messa a punto del “rimodellamento della mucosa duodenale” è stata realizzata dall’azienda statunitense Fractyl Laboratories Inc. Per la sperimentazione in Italia è coinvolto Policlinico Gemelli di Roma, le altre strutture sanitarie coinvolte sono a Bruxelles, Londra, Amsterdam e Lovanio.
Al momento sono stati coinvoli 40 pazienti. D’altronde diversi studi hanno dimostrato che una dieta eccessiva e ipercalorica va ad alterare la mucosa duodenale e ciò può mandare in tilt anche il segnale ormonale che regola la glicemia. Queste alterazioni vanno dapprima a contribuire allo sviluppo della insulina-resistenza, quindi determinano la disfunzione delle cellule del pancreas che producono l’ormone, infine si arriva all’insorgenza del diabete di tipo 2.
Cos’è il diabete?
Questa malattia si caratterizza per la presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia). La patologia deriva dalla mancata produzione di insulina da parte del pancreas. L’alterazione di questo meccanismo determina l’accumulo di glucosio nel sangue.
Diabete di tipo I
Nel dibaete di tipo I le cellule beta del pancreas vengono attaccate dal sistema immunitario che quindi impedisce la produzione di insulina da parte dell’organo. In questo caso quindi l’insulina deve essere iniettata ogni giorno per tutta la vita.
Diabate di tipo II
A differenza del primo è la forma più comune di diabete che interessa circa il 90% dei casi. Nel diabete di tipo II il pancreas è in grado di produrre insulina ma l’organismo non è in grado di utilizzarlo. Sono numerosi i fattori di rischio riscontrati quali il sovrappeso, la mancanza di esercizio fisico, l’appartenenza ad alcune etnie, ed anche la familairità per diabete.
Diabete: sintomi
Nel diabete di tipo I l’esordio generalmente è acuto a seguito di un evento febbrile. a cui si accomapgna sete, aumentata quantità di urine, senso di stanchezza, dimagrimento, aumentata frequenza delle infezioni. Nel diabete di tipo II pur in presenza di glicemia elevata non vi è una sintomatologia netta come nel diabete di tipo I.
Diabete: dieta
Fondamentale per combattere il diabete è abbracciare uno stile di vita sano che si riflette molto nel tipo di alimentazione seguita. La dieta deve includere carboidrati provenienti da frutta, vegetali, grano, legumi e latte scremato che vanno assunti in maniera equilibrata. Inoltre alla dieta va accompagnata attività fisica di tipo aerobico per almeno 150 minuti 3 volte a settimana. Una alimentazione corretta ha come scopo di diminuire il rischio di complicanze del diabete e di malattie cardiovascolari.