George Lucas, il celebre regista, sceneggiatore, produttore e montatore settantaduenne californiano, ha deciso di dire addio alla sua carriera cinematografica, ponendo la parola “FINE” alla sua lunga esperienza dietro le macchine da presa. Una scelta sicuramente ponderata fino all’ultimo istante, ma presa anche nella convinzione che alcune delle sue grandi opere come “Star Wars” sono e saranno in grado di andare avanti anche senza di lui.
La decisione
Una decisione maturata già da tempo e resa pubblica durante la cerimonia dell’Amercian Film Institute Lifetime Achievement Award.
Dicevamo, una decisione già presa da tempo, il cui percorso era già iniziato nel 2012, quando George Lucas, aveva ceduto la sua casa di produzione cinematografica, la Lucasfilm, al ben noto marchio Disney, per la “modica” cifra di quattro miliardi di dollari, dollaro più dollaro meno.
La filmografia
Ovviamente, per la maggioranza dei cinespettatori, George Lucas verrà sempre ricordato come il regista di “Guerre stellari (1977)”, “Star Wars Episodi I, II, III (1999, 2002, 2005) e “Indiana Jones“, ma anche per “L’uomo che fuggì dal futuro (1971)” e “American Graffiti (1973)”.
Una carriera iniziata nel 1965 con il cortometraggio “Look al Life“, e proseguita negli anni anche come sceneggiatore “American Graffiti 2 (1979), “L’impero colpisce ancora (1980)”, “I predatori dell’arca perduta (1981)”, “Star Wars: The Clone Wars (2008) episodio pilota”, di cui è stato anche produttore, insieme ad altri indimenticabili film quali “Il ritorno dello Jedi (1983), “Alla ricerca della valle incantata (1988)”, fino ai più recenti “Red Tails (2012)” e “Strange Magic (2015)”.
Brevi apparizioni
George Lucas, è apparso in alcuni suoi film con i ruoli più disparati, brevi attimi che lo hanno visto vestire i panni del missionario in “Indiana Jones e il tempio maledetto“, oppure in quelli del barone Papanodia in “La vendetta dei Sith“, oppure essere “uno qualunque, un uomo che mangia un gelato vicino ad una ruota panoramica (“Beverly Hills Cop. III“), e interpreta se stesso nella serie TV “The O.C.”, dove appare nella seconda stagione, nel corso della penultima puntata.
Carriera
Oltre a varie nomination agli Oscar e ai Golden Globe, ha ricevuto premi come il “Saturn Award“, il “premio alla memoria Irving G. Thalberg” e il “nostro” Davide di Donatello, nel 1981 come miglio produttore straniero per “Kagemusha – L’ombra del guerriero”.
Progetti futuri
George Lucas ha dichiarato che insieme alla moglie, si stanno dedicando, ormai da sei anni, alla realizzazione de “The Lucas Museum of Narrative Art” che sorgerà a Chicago, Illinois, e che verrà presumibilmente completato nel 2019-2020. (www.lucasmuseum.org).