La celiachia è una malattia auto-immune, la cui diffusione, stando a recenti studi epidemiologici, è aumentata di 5 volte negli ultimi 25 anni, soprattutto in età pediatrica. D’altronde si tratta di una patologia che può colpire soggetti di tutte le età. Tuttavia almeno fino ad oggi risultavano poco chiari i meccanismi di sviluppo della celiachia. Una ricerca italiana condotta da Igb-Cnr e Ibp-Cnr pubblicata sulla rivista The Journal of Autoimmunity, ha messo in evidenza come alla base di questa malattia vi siano alcuni specifici geni che innescano la risposta immunologica al glutine del grano. In sostanza ad aumentare il rischio di ammalarsi di celiachia sono alcuni geni presenti dela regione cromosomica (HLA).
I ricercatori hanno spiegato quali sono i geni in questione: “DQA1*05 e DQB1*02 del locus HLA, che codificano la molecola HLA-DQ2.5 la quale, a sua volta, lega alcune sequenze peptidiche del glutine che l’organismo dei pazienti celiaci riconosce come estranee, attivando le cellule del sistema immunitario”. Inoltre la predisposizione a questa patologia non deriva solo dal numero di questi geni HLA ma anche dalla quantità di molecole Rna da essi stessi prodotte.
Per i ricercatori i risultati ottenuti: “rappresentano un avanzamento nella conoscenza del meccanismo molecolare alla base anche di altre patologie autoimmuni”. Lo studio è stato finanziato dalla Fondazione Celiachia e dal Miur ed è risultato vincitore del bando “Precision Medicine” del Progetto InterOmics del Dipartimento di scienze biomediche (Dsb-Cnr), coordinato da Luciano Milanesi.
Cos’è la celiachia
La celiachia è una malattia autoimmune che consiste in una infiammazione cronica dell’intestini tenue e si manifesta a seguito dell’ingestione di cibi contenenti glutine in soggetti geneticamente predisposti.
Diagnosi
La diagnosi viene effettuata con un esame che consiste nella ricerca sierologica e la biopsia della mucosa duodenale in corso di duodenoscopia.
Sintomi
Il quadro clinico dei soggetti affetti da Celiachia è molto variabile, si va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali, e spesso alla associazione con altre malattie autoimmuni.
Terapia
Allo stato dell’arte non esite una cura risolutiva di questa patologiaper cui la dietaaglutinata è l’unica soluzione disponibile per la celiachia. La dieta priva di glutine va seguita per tutta la vita. L’introduzione del glutine a 12 piuttosto che a 6 mesi, come avviene di norma, non va a modificare il rischio globale pur ritardando la comparsa della patologia, tuttavia potrebbe diminuire il rischio di sviluppare la celiachia nei bambini che presentano un’alta prediposizione genetica.
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