Si è concluso ieri sera su Sky Uno il format dedicato al matrimonio tra perfetti sconosciuti selezionati da un team di tre esperti sulla base di dati scientifici.
In cosa consiste l’esperimento
Per poter partecipare a Matrimonio a prima vista sono stati fatti dei “normali” casting. Coloro che vi hanno preso parte, hanno risposto ad un annuncio che parlava genericamente di partecipazione ad un programma televisivo, e solo durante il casting hanno scoperto di che cosa si trattava in realtà: dare la propria disponibilità a fare da “cavie”per un esperimento volto a dimostrare che la scienza può formare delle coppie funzionanti. Alcuni, una volta scoperto che praticamente dovevano sposare legalmente un perfetto o perfetta sconosciuta, si sono tirati indietro, mentre altri hanno accettato la sfida, forse prendendola un po’ alla leggera, più come un programma televisivo che come una reale opportunità di costruire una coppia solida e duratura nel tempo. Tra tutti i partecipanti al reality, dopo un’accurata selezione, sono stati scelti tre uomini e tre donne, a formare tre coppie che si sono viste e incontrate per la prima volta il giorno del matrimonio, celebrato con rito civile e valido a tutti gli effetti.
Le coppie
Alessandra e Andrea, lei commessa bresciana lui avvocato romano; Annalisa e Fabrizio, lei aspirante attrice e modella pugliese, lu venditore di auto milanese, Lara e Marco lei impiegata nella ditta di famiglia lui libero professionista entrambi della provincia di Milano.
Cosa è successo
Si sono visti e conosciuti per la prima volta il giorno del loro matrimonio, celebrato nelle rispettive location, hanno festeggiato con parenti ed amici e poi sono partiti per la classica luna di miele di una settimana direzione Grecia per la prima coppia e Marocco per le altre due.
Al ritorno i neosposi hanno deciso dove trascorrere il resto del tempo previsto dal format per decidere se rimanere insieme o tornare ognuno sulla propria strada. Quattro settimane in cui Alessandra si è trasferita da Brescia a casa di Andrea a Roma, rinunciando a famiglia, lavoro e amicizie, mentre Marco e Lara hanno deciso di vivere durante la settimana a casa di lei a Milano e i week-end a casa di lui sul lago. Appartamento neutro per Annalisa e Fabrizio che hanno deciso di andare a vivere a Milano, lui trasferendosi dall’interland del capoluogo lombardo, lei dalla puglia.
A quanto pare, l’esperimento, perché di questo si tratta, ha avuto per tutte e tre le coppie alti e bassi dovuti alle differenze caratteriali, alle abitudini e ai ritmi di vita, alla non conoscenza reciproca. In ogni caso, dopo l’intervento dei vari psicologi e psicoterapeuti, le coppie hanno proseguito il loro cammino, generalmente sotto lo stesso tetto, ad accezione di Andrea e Alessandra, infatti quest’ultima ha lasciato la casa di lui per trasferirsi in un appartamentino, dato che la convivenza era diventata impossibile e visto il desiderio del giovane avvocato di non frequentarla costantemente tutti i giorni.
Tra nessuna delle coppe è scoppiato il classico “colpo di fulmine”, in alcuni casi l’aspetto fisico è stato giudicato soddisfacente, mentre Annalisa quando ha visto Fabrizio è rimasta delusa, dicendo apertamente che per lei era brutto.
Litigi, incomprensioni, abbracci e baci rifiutati, scarsa attrazione fisica, poca intesa caratteriale…. un insieme di fatti, eventi, sentimenti mancati hanno reso la vita delle tre coppie non facile, che sono andate avanti fino al giorno della decisione finale.
La decisione finale
Le coppie si sono presentate ad una ad una davanti ai tre esperti per far conoscere loro la propria volontà.
Annalisa e Fabrizio sono stati i primi, lei ha preferito esprimere la sua opinione dopo di lui, e Fabrizio dopo minuti di silenzio che a lei devono essere sembrati eterni ha detto che non intendeva andare avanti, proseguire il rapporto. Lei con le lacrime agli occhi, invece era intenzionata a provarci, avrebbe detto sì a portare avanti il matrimonio.
E’ tempo di decisioni anche per Lara e Marco. Lei senza indugi sostiene che nonostante i momenti brutti trascorsi, vorrebbe cancellare il suo comportamento della prima settimana, cucirsi la bocca, e proseguire, non prova amore ma qualcosa sì. Marco, arriva deciso al punto, per rimanere sposati occorre qualcosa in più che non c’è. Lara ci rimane male, forse non si aspettava questa decisione da parte di lui, si era sbilanciata parlando di un futuro in cui un ipotetico il figlio sarebbe andato allo stadio a vedere il padre in panchina da allenatore e il weekend dopo con la mamma al campo di volo.
Per la terza coppia Alessandra e Andrea le cose andranno diversamente? Alessandra sembra presa seriamente da Andrea, si è impegnata nella riuscita del loro rapporto, prova qualcosa per lui e vorrebbe proseguire, nonostante abbiamo vissuto il matrimonio da separati, Andrea è di tutt’altra opinione: continuare a frequentarsi, a conoscersi ma non come marito e moglie, resettare tutto e ripartire da zero. Alessandra visibilmente dispiaciuta, con le lacrime agli occhi firma le carte e rende la fede.
Conclusione
Tre coppie, tre esperimenti falliti, una decisione presa in tutti i casi dall’uomo, il quale non è sembrato prendere il matrimonio seriamente, hanno parlato di una esperienza da ricordare, ma nulla più, una sorta di vacanza, di reality da provare una volta nella vita per poi tornare alla solita routine consolidata da single.
Le donne, almeno apparentemente sono apparse più serie nel prendere la cosa, non uno show televisivo ma una opportunità concreta per costruire qualcosa di positivo insieme ad un’altra persona.
Può la scienza attraverso un proprio metodo – sempre ideato dall’uomo – arrivare a formare coppie durature nel tempo, in grado di diventare da perfetti sconosciuti l’uno la metà dell’altra? Per questa edizione di Matrimonio a prima vista Italia, la scienza ha avuto torto, tre coppie su tre hanno divorziato, non sono state in grado di creare quell’alchimia, quell’intesa fisica e intellettuale in grado di consolidare le fragili unioni.
Vedremo, se l’esperimento continuerà, se ci sarà una seconda edizione del programma, se le cose andranno diversamente, e la scienza vincerà sulla razionalità dell’uomo.