I giovani di oggi non sono sufficientemente informati riguardo all’Aids, in particolare riguardo alle modalità di diffusione e quindi di contagio del virus Hiv. E’ quanto emerge da una indagine condotta dalla società di ricerche demoscopiche Swg che ha preso in esame un campione rappresentativo di mille persone.
I dati del sondaggio
In particolare in questi ultimi anni nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 30 anni si è assistito a un aumento nel numero dei contagi. Da questi dati emerge la carenza informativa dei giovani: il 37% dei ragazzi tra i 25 e i 34 anni considera l’Hiv trattabile, contro il 62% delle persone con più di 64 anni. E’ pur vero che grazie alle terapie anti-retrovirali disponibili dal 1996 molto si è fatto sul piano della cura.
L’infezione da Hiv oggi grazie ai trattamenti disponibili tende a cronicizzarsi per cui non conduce più a morte , anche se ancora non è possibile l’eradicazione del virus dall’organismo per cui è una infezione curabile ma non guaribile. Altrettanto però, come emerge anche da questo sondaggio, non si è fatto a livello informativo e sappiamo come una scarsa informazione può portare a comportamenti imprudenti, soprattutto nei ragazzi.
Per invertire questo stato di cose è necessario quindi riprendere adeguate campagne informative riguardo alle modalità di diffusione del virus e soprattuto fare leva sulla prevenzione.
Leggi anche: Aids, si fa poca informazione: 120mila sieropositivi in Italia