Ape

ApeL’estate è anche la stagione di api, calabroni e vespe con il loro caratteristico ronzio. Particolarmente temibili risultano le punture da parte di questi insetti che in soggetti più deboli quali gli anziani o in chi è debilitato potrebbero addirittura arrivare a provocare uno schock anafilattico. Tenendo conto delle statistiche ad esempio risulta che ogni anno sono circa 10 le persone che muoiono a seguito della puntura di questi insetti. Quest’anno però vi è una ulteriore minaccia: definite calabroni killer in realtà si tratta delle vespe velutine che provengono dalla Cina e che sono giunte nel nostro paese già dall’estate scorsa ma in numero limitato.

Caratteristiche delle vespe velutine

Viene facile scambiarli per i calabroni italici ma si differenziano rispetto a questi ultimi, intanto perché sono di dimensioni più piccole e presentano anche una colorazione diversa, ovvero zampe gialle e nere e antenne nere. In effetti come detto, le reazioni allergiche che possono scatenare non riguardano soltanto gli apicoltori ma anche gli anziani più sensibili alle punture degli imenotteri. In questo senso quest’anno Federasmaeallergie  ha lanciato la campagna  Punto-nel-vivo2016 a questo link potete trovare tutti i Centri Allergologici presenti in italia.

Cosa fare in caso di puntura di una vespa o di un’ape

Intanto è bene rispettare una elementare norma di precauzione e quindi non  avvicinarsi troppo agli alveari. Nel caso si avvicini un’ape o una vespa allontanarsi lentamente. Evitare abbigliamenti con colori troppo sgargianti, si al bianco e al verde. Evitare anche lacche e profumi dall’odore eccessivo.  Nel caso si venga punti, pur avendo seguito queste accortenze, bisogna estrarre il pungiglione se è conficcato nella pelle. Per farlo bisogna munirsi di una pinzetta, meglio ancora una lama smussa facendo attenzione a non far cadere il veleno del pungiglione all’interno della ferita. La zona colpita va disinfettata con acqua ossigenata. Inoltre è bene applicare del ghiaccio che dà sollievo nell’immediato e rallenta l’assorbimento del veleno. In un secondo momento è possibile applicare una crema al cortisone.