Il 19 maggio scorso l’Airbus 320 della compagnia Egyptair è precipitato con 66 persone a bordo. L’aereo è misteriosamente sparito dai radar dopo essere entrato nello spazio aereo egiziano. Alcune novità tuttavia giungono dal Bea, l’ufficio francese d’inchiesta su disastri aerei: una delle due scatole nere è stata trovata.
Le novità sul disastro aereo
Ufficialmente riguardo a questa tragedia la tesi è quella dell’incidente, ma non sono in pochi a ritenere che invece possa essersi trattato di un attentato. D’altronde le famigerate scatole nere che sono finite sui fondali del Mediterraneo, a circa 3.000 metri di profondità, a metà strada tra le coste egiziane di Alessandria e l’isola greca di Creta, lanciano dei segnali eco-sonar fino a 30 giorni dopo l’incidente ma poi divengono del tutto inutizzabili.
Intanto da quel che si apprende la nave francese specializzata nel recupero dei relitti in mare, arriverà il 10 giugno.
Invece la nave “Laplace” partita la settimana scorsa dalla Corsica è arrivata martedì munita di tre Detector-6000, sonde speciali fornite dalla compagnia Alesamar, che sono in grado di rilevare i segnali eco emessi emessi dalle scatole nere fino a 5000 metri di profondità.
Insomma da questa nave militare si attendono nuove informazioni su questo disastro aereo. In ogni caso ci vorranno settimane se non di più per analizzare a fondo la scatola.