Stando agli esperti della Società Italiana di Urologia (Siu), gli uomini pongono molto meno attenzione rispetto alle loro compagne per quanto riguarda la prevenzione. In particolare ciò vale per le patologie che possono colpire l’apparato urinario maschile. In tal senso Vincenzo Mirone, segretario generale della Società italiana di urologia (Siu), osserva che: “L’uomo non fa prevenzione. Ce lo dicono in numeri. Solo il 10- 20% degli uomini, infatti, si è sottoposto nella vita a una visita di prevenzione, contro oltre il 50-60% delle donne di pari età. Inoltre nove maschi su dieci si sottopongono a visita medica solo se affetti da patologie gravi e sono estremamente reticenti a parlare delle proprie problematiche con uno specialista. Eppure gli uomini si ammalano di più e spesso in maniera più grave rispetto alle proprie compagne”.
Urologia: i disturbi piu’ frequenti
Tra i disturbi più frequenti si riscontra l’ipertrofia prostatica benigna che comporta un ingrossamento della prostata ma non aumenta il rischio di cancro della prostata. L’ingrossamento di questa ghiandola colpisce quasi 6 milioni di persone, mentre la prostatite è un disturbo con cui fa i conti cira 1 uomo su 4. Tale disturbo comporta un aumento nella frequenza della minzione e senso di pesantezza o di bruciore al basso ventre e al perineo.
Prevenzione: è l’arma più efficace
Le altre patologie che riguardano la sfera urologica maschile sono: la calcolosi, l’infertilità, la disfunzione erettile e l’eiaculazione precoce. Insomma un’adeguata prevenzione è fondamentale per curare per tempo questi disturbi, che se trascurati, possono comportare una diminuzione della qualità della vita.
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