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Con l’approvazione del ddl al Senato  viene inserita l’aggravante del negazionismo al testo di legge. In pratica si aggiunge una sorta di aggravante alla legge Mancino che prevede che: “se la propaganda ovvero l’istigazione e l’ incitamento commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione si fondano in tutto o in parte sulla negazione della shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra“. In particolare però perché scatti questa aggravante è necessario che sussista, come recita il dispositivo, un: “concreto pericolo di diffusione di tali idee“.

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Il provvedimento dovrà tornare nuovamente alla Camera per l’approvazione definitiva.

L’emendamento proposto dal presidente della commissione Giustizia Nico D’Ascola, ha rimosso dal testo legge l’avverbio “pubblicamente” riferito alla istigazione.

Tuttavia a riguardo il senatore Gaetano Quagliariello (IDEA) nel suo intervento al senato ha espresso più di una riserva su questo testo di legge: “Si introduce un reato di opinione del quale nessuno sentiva il bisogno. Se tutto è penale, alla fine nulla sarà penale.

E’ difficile pretendere più sentenze e in tempi più rapidi, è difficile pretendere capi d’accusa più puntuali e specifici, se si continuano a produrre norme dalla cui interpretazione si può ricavare tutto e il contrario di tutto, e se si continua a devolvere alla giustizia penale dall’autocertificazione per il canone Rai alle opinioni, per sballate che siano, sulla storia e sull’attualità“.