Salvatore Girone potrà rientrare in Italia. Il militare accusato assieme a Massimiliano Latorre di aver ucciso due pescatori mentre si trovava sulla petroliera Enrica Lexie, potrà tornare in Italia al termine dell’arbitrato che è stato avviato il 26 giugno dell’anno scorso.
La sentenza è stata pubblicata dal tribunale internazionale dell’Aja che ha decretato il rientro del marò, sebbene dovrà restare sotto l’autorità della Corte Suprema indiana durante l’arbitrato.
La decisone dell’Aja va nel senso di una definizione di questa vicenda che si è trascinata per anni senza alcun costrutto, soprattuto a causa dell’intransigenza e dell’irremovibilità dello Stato indiano nell’avocare il caso alla propria esclusiva giurisdizione.
Insomma se la decisione del tribunale dell’Aja non si può considerare la fine di questa storia ma un nuovo inizio, va pur detto che il governo italiano ha finalmente ottenuto un punto importante nell’avanzamento di questa vicenda che ha reso spesso tesi in questi anni i rapporti tra Italia e India: per tutta la durata dell’arbitrato, circa 2 o 3 anni, Girone potrà essere rimpatriato in Italia.
Il ministro della difesa Difesa, Roberta Pinotti, ha spiegato che Salvatore Girone tornerà in Italia fra qualche settimana in quanto ci sono ancora delle pratiche burocratiche da espletare.