Isis

L’allerta attentati, dopo i recenti attacchi terroristici in Belgio lo scorso 22 marzo e prima ancora in Francia a novembre, resta alta. La minaccia terroristica mina dal profondo la nostra psicologia in quanto questo nemico invisibile, eppure presente, potrebbe colpirci in ogni momento, ma non si sa quando e dunque impone agli apparati di difesa degli Stati e alle forze dell’ordine una continua opera di vigilanza. Il governo francese in questo senso ha proposto una proroga di ha proposto altri due mesi dello stato di emergenza che quindi verrebbe protratto fino a luglio e in pratica durerebbe anche dopo la fine dei campionati europei di calcio.

In particolare a rendere conto di questa situazione vi è anche quanto dichiarato da James Robert Clapper, direttore dell’Intelligence Nazionale americana nel corso di un evento con il quotidiano statunitense Christian Science Monitor, secondo cui l’Isis sarebbe riuscita a infiltrare delle cellule terroristiche nascoste nel tessuto sociale di Italia, Germania e Regno Unito.

In sostanza per Clapper per fronteggiare questa situazione bisogna contemperare due esigenze: da un lato l’Ue è fondata sulla libera circolazione di beni e persone nonché sulla tutela della privacy, tuttavia ciò può porsi in contrasto in alcuni casi con la responsabilità di proteggere la sicurezza.

In pratica secondo l’esperto Usa sul piatto della bilancia abbiamo libertà versus sicurezza ed almeno in questo momento bisognererebbe puntellare maggiormente la seconda e sacrificare quindi un po’ la  prima.  Per Clapper i Paesi dell’Unione Europea: “Devono impegnarsi di più nella condivisione di informazioni d’intelligence per contribuire a contrastare attacchi terroristici“.

D’altronde ricordiamo che in Italia è in vigore una fase di allerta 2 di “preallarme per probabili o imminenti attacchi terroristici”. Questa allerta 2 prevede la massima attenzione  possibile per quanto riguarda gli obiettivi sensibili quali: “luoghi di massima aggregazione, luoghi di culto, porti, aeroporti, terminal bus stazioni ferroviarie e metropolitane”.