Notevoli sono stati i progressi fatti a partire dagli anni 90′ nel trattamento dell’AIDS, ovvero l’Acquired Immuno-Deficiency Syndrome, quando grazie ad un cocktail di farmaci la terapia anti-retrovirale è diventata più efficace. Tuttavia l’assunzione di questi farmaci richiedeva un notevole impegno da parte dei pazienti che dovevano districarsi ogni giorno alle prese con più pillole e soprattutto con gli effetti collaterali a volte anche gravi e debilitanti, delle terapie stesse. Oggi giorno il numero delle pillole è notevolmente diminuito, ma all’orizzonte c’è un’altra novità molto importante per chi è affetto da questa patologia.
Fra non più di 5 anni sarà possibile negativizzare i pazienti affetti dal virus. La notizia ha una fonte assolutamente attendibile, visto che è stata data da Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco. Tutto questo dovrebbe avvenire entro un arco di tempo che va dai 3 ai 5 anni.
Insomma si tratta di un traguardo assolutamente importante, considerando che ogni anno vi è un tasso di crescita di +4% di infezioni.
Riguardo ai costi di questo trattamento, così ha precisato Pani: “arriveranno altre molecole e combinazioni di molecole che negativizzeranno i pazienti in sole due settimane di terapia, con un costo immensamente inferiore. Queste strategie consentiranno di curare molti pazienti a un costo minore di quello attuale“. Insomma si è molto vicini davvero a una svolta per vincere una malattia che negli anni 90′ veniva definita la peste del 2000.