I cani, ovviamente appositamente addestrati, sarebbero in grado di riconoscere col fiuto alcuni tipi di tumori. E’ quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Ieo (Istituto europeo di oncologia) di Milano. I cani sono in grado di riconoscere in alcuni fluidi biologici (quali ad esempio le urine) delle alterazioni che sono la spia di un processo patologico in atto nel nostro organismo. Nello specifico i ricercatori hanno impiegato 4 cani che sono stati addestrati allo stesso modo di quelli che vengono utilizzati per fiutare la droda o gli esplosivi negli aeroporti.
Ai cani sono stati fatti annusare 6 campioni di urina tra cui dovevano riconoscere quello e appartenente al paziente malato di tumore.
In particolare Lorenzo Spaggiari, responsabile del Programma Polmone Ieo ha spiegato che “L’obiettivo della ricerca è sconfiggere il tumore polmonare diagnosticandolo in tempo, quando le possibilità di guarigione possono raggiungere l’80%. Quello al polmone è la prima causa di morte per tumore in Italia se la malattia è all’esordio, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è del 54%, ma oggi solo il 15% dei casi viene identificato allo stadio iniziale“.
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L’obiettivo finale dei ricercatori è di riuscire a creare una sorta di naso elettronico che potrebbe consistere in una sorta di scatolina nera collegata al pc. In pratica il paziente dopo aver soffiato all’interno di una cannuccia potrebbe ottenere il risultato in pochi istanti. Questo apparecchio low cost da 1.500 euro con otto sensori è stato finanziato dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. L’accuratezza della diagnosi con un semplice respiro raggiunge il 90%.
Insomma si tratta di un programma di screening, da effettuare sui soggetti a rischio, per esempio i fumatori sopra i 50 anni. La capacità di riconoscimento da parte dei sensori del dispositivo è stata realizzata sull’esempio dei cani capaci di fiutare la presenza del tumore. L’obiettivo è di arrivare a poter svolgere un esame del genere dal medico di base per la prevenzione primaria.