Robert Shepherd, un ricercatore dell’americana Cornell University, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, ha messo a punto una pelle sintetica per robot. Si tratta di una speciale pelle hi-tech per la cui realizzazione i ricercatori si sarebbero ispirati a quella del polpo. La struttura di questa pelle è una sorta di tessuto iper-elastico che può deformarsi ed allungarsi di ben 500 volte rispetto alla misura iniziale.
Tuttavia grazie alla sua elasticità la pelle può tornare poi alle sue dimensioni iniziali. Inoltre grazie al silicone al cui interno sono stati inseriti elettrodi di idrogel e particelle di solfuro di zinco, rame e manganese, questa pelle è in grado di percepire il tatto e la pressione, oltre che di illuminarsi e di cambiare colore in pratica mimetizzandosi in base alle condizioni di luce dell’ambiente circostante.
Oltre che nell’ambito specifico della robotica, le possibile ricadute di questa invezione sono davvero innumerevoli: potrebbero trovare impiego nell’arredamento con la creazione di mobili in grado di cambiare colore in base all’ora o a ciò che gli viene posato sopra, oppure nel mondo della moda con la messa a punto di tessuti che possono cambiare colore a seconda dell’esposizione alla luce.