Qust’anno il ceppo del virus influenzale è stato meno aggressivo rispetto agli anni scorsi. Il picco dell’influenza è stato raggiunto la scorsa settimana, tuttavia gli esperti invitano a non abbassare la guardia in quanto in circolazione ci son anche virus che comportano malattie respiratorie acute.
Stando agli ultimi dati messi a disposizione da Influnet, la rete di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità (Iss), nel mese di febbraio si è raggiunto il picco massimo di 2 milioni e 613mila casi di influenza in Italia. In particolare stando all’ultima settimana di rilevazione, si segnalano 342 mila casi contro i 366 mila della precedente rilevazione, con un tasso di incidenza pari a 5,7 casi per mille abitanti contro i 6,04 per mille dell’ultima rilevazione.
Aurelio Sessa, presidente regionale Simg in Lombardia tuttavia sottolinea l’importanza di seguire alcuni accorgimenti per non incappare nell’ultimo colpo di coda dell’influenza di quest’anno: “E’ fondamentale non assumere antibiotici, innanzitutto perché sono inattivi sui virus, non solo influenzali ma anche respiratori. Inoltre un uso indiscriminato rende questi farmaci inefficaci, aumentando il rischio di resistenze nei loro confronti da parte dei batteri“.