In una intervista del 2010 in occasione della presentazione del primo Ipad un anno prima della morte Steve Jobs che ha rivoluzionato la nostra vita quotidiana con i suoi device tecnolgici, rilasciò una intervista a al New York Times. Nel corso di questa intervista il guru della rivoluzione tecnologica spiazzò l’intervistatore con una dichiarazione che non ci saremmo mai aspettati:
La tecnologia va sempre controllata. Limitiamo molto l’uso della tecnologia dentro casa da parte dei nostri bambini.
Insomma detto da Steve Jobs una frase del genere lascia indubbiamente riflettere. D’altronde non si può dire che non vi fosse un fondo di verità nelle parole del co-fondatore della Apple. Recenti statistiche sottolineano che, anche in Italia, molti bambini e adolescenti passano troppo tempo davanti al monitor del pc e agli schermi dei cellulari.
l’Iphone e l’IPad erano intesi da Steve Jobs quali strumenti per l’appunto di cui bisgna servirsi, mezzi per facilitare le nostre vite da cui però non diventare dipendenti.
Si tratta di una abitudine deleteria per la salute, in quanto impigrisce le menti dei ragazzi che in tal modo pensano di poter trovare tutto sempre e comunque su internet, per cui finiscono con l’indebolire la loro capacità di ricordare.
Nell’intervista Jobs sottolineava che internet può rischiare anche di isolare gli adolescenti che invece hanno bisogno di comunicare e di avere interazioni sociali concrete e reali con i loro coetanei e non dallo schermo di un pc. Insomma l’iPhone e l’IPad erano intesi da Steve Jobs quali strumenti per l’appunto di cui bisogna servirsi, mezzi per facilitare le nostre vite da cui però non diventare dipendenti.