Dalla notte magica dell’Olimpico contro il Barcellona la Roma è passata alla notte da incubo in Bielorussia contro il Bate Borisov. Doveva essere la squadra cuscinetto, invece in mezz’ora i bielorussi ne hanno rifilati ben tre alla malconcia difesa giallorossa, che ha schierato uno Szczesny a dir poco impresentabile. Eppure il polacco doveva dare maggiore stabilità alla difesa, a questo punto non era meglio continuare a puntare su De Sanctis, portiere un po’ attempato ma dal rendimento affidabile?
Il numero uno giallorosso con errori da dilettante ha spianato la strada della vittoria ai bielorussi, ma i difensori sono sembrati imbambolati, i centrocampisti fermi e gli attaccanti spaesati. Una Roma senza né capo né coda, che Garcia ha sistemato nella ripresa ed infatti i risultati si sono visti.
La rimonta però si è fermata a metà, dopo i gol di Gervinho e di Torosidis si è messa di mezzo anche la sfortuna con la traversa di Florenzi. Qualificazione agli ottavi di Champions in bilico, ed inevitabilmente la panchina di Garcia inizia a diventare bollente.
Sullo sfondo si staglia l’ombra minacciosa di Montella, che pure aveva fatto da traghettatore della Roma qualche anno fa con ottimi risultati. Chissà perché fu cacciato. Sta di fatto che non ci saranno altre prove di appello per Garcia, che già si è giocato molti bonus-fiducia in questo avvio di stagione.