Non si può certo dire che manchino problemi a Roma che sono evidenziati dalla scarsa capacità da parte dell’amministrazione comunale di affrontare con determinazione e risolutezza anche quelli di natura ordinaria. In particolare in queste ore tiene banco l’emergenza guano.
Gli escrementi degli storni sono stati di una tale portata da rendere melmosa la strada. Gli interventi di pulizia per ripulire il fondo stradale però non hanno ancora risolto la situazione. D’altronde la pioggia rende ancora più complicata la situzione aumentando il rischio di incidenti per automobilisti, motociclisti e pedoni. Su questa emergenza guano è intervenuto anche l’Aduc, l’associazione per i diritti degli utenti e consumatori, che ha sottolineato come nelle feci degli storni possa annidarsi il germe della tubercolosi.
Tuttavia la trasmissibilità all’uomo della TBC tramite le feci di questi uccelli per Giovanni Rezza Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, è da escludersi: “Nel guano può esserci il mycobacterium avium che però in realtà è già presente nell’aria in maniera massiccia e che potrebbe colpire solo gli immunodepressi come chi è affetto da Hiv. Ma non c’è alcuna evidenza che la situazione del guano a Roma comporti rischi maggiori per qualunque malattia infettiva“.