Fino al 31 ottobre di quest’anno quando proprio nel derby c’è stata la svolta in positivo di questa stagione della Juventus iniziata nel peggiore dei modi, nessuno avrebbe scommesso sulla ripresa dei bianconeri in campionato. Eppure Allegri anche nei momenti più duri e difficili, quando era facile lasciarsi andare al pessimismo e Napoli, Inter e Roma si allontanavano sempre di più, non ha mai smesso di analizzare lucidamente la situazione.
In particolare prima ancora del derby con il Torino, alla vigilia del big match che avrebbe perso col Napoli, il 25 settembre scorso, il tecnico livornese disse che solo a Natale si sarebbe potuto valutare il cammino dei bianconeri e di sicuro la posizione di classifica sarebbe stata diversa. Ed in effetti così è stato. Dopo la vittoria nel derby col Torino, hanno fatto seguito altre 7 vittorie consecutive e la Juventus intende proseguire su questo solco anche per il nuovo anno quando dovrà affrontare Verona e Sampdoria, due compagini non proprio irresistibili.
Grazie alla sconfitta dell’Inter ad opera della Lazio nel posticipo serale, la classifica si è ulteriormente accorciata e i bianconeri sono a soli 3 punti dalla vetta. Chi l’avrebbe mai detto quel 25 settembre scorso? D’altronde è emblematica l’immagine del cappotto lasciato cadere dall’ex tecnico dei rossoneri nel finale del match contro il Carpi quando a causa di una disattenzione difensiva (autogol di Bonucci) la squadra di casa negli ultimi minuti ha gettato il cuore oltre l’ostacolo alla ricerca del clamoroso pareggio.
Insomma la perdita dell’aplomb da parte di Allegri di fronte al rischio di non portare a casa i tre punti, dimostra tutta la determinazione e la grinta di un allenatore che vuole ottenere sempre il massimo.