Un vero tsunami si è abbattuto sul mondo del calcio, anche se era abbastanza prevedibile. Michel Platini e Joseph Blatter, rispettivamente ormai ex presidente dell’Uefa e della Fifa, sono stati squalificati per 8 anni dal Comitato etico. Per Platini sfuma il sogno di approdare alla presidenza della Fifa, di cui era il principale indiziato.
Galeotto fu uno strano assegno da 2 milioni di franchi che Blatter versò a Platini per una consulenza particolarmente esosa svolta dall’ex giocatore francese tra il 1998 ed il 2002. Quell’assegno finì nel mirino della giustizia svizzera, che sta indagando Blatter per appropriazione indebita e gestione fraudolenta. La versione dei fatti non ha convinto neanche la Fifa, in quanto quell’accordo non aveva base legale.
Blatter ha tenuto una conferenza stampa in cui si dice molto amareggiato ma difende il suo operato: “Sono davvero dispiaciuto perché sono stato trattato come un punch-ball. Sono dispiaciuto per la Fifa, l’ho servita per oltre 40 anni. E sono dispiaciuto per me, per come sono stato trattato. Ma continuerò a combattere, per me e per la Fifa. Sono stato sospeso per 8 anni ma per cosa?”.
Intanto l’Uefa difende Platini sostenendo che ha diritto ad un giusto processo. Ma per la presidenza della Fifa si profila un duello a due tra Gianni Infantino, segretario generale dell’Uefa e lo sceicco Salman Bin Ibrahim Al-Khalifa, presidente della Confederazione asiatica.