Una giovane coppia di fidanzatini si era appartata in auto in cerca di un po’ di intimità in una stradina di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova. In quello stesso istante un cacciatore 50enne della zona, di ritorno da una battuta di caccia, stava passando di lì in compagnia di altri due amici. Avendo visto l’auto in quella stradina isolata e buia poco prima di mezzanotte, si è avvicinato insospettito e ha bussato vicino al finestrino.
Il giovane 20enne al volante, essendosi impaurito, ha acceso l’auto ed è schizzato via. Ma il cacciatore, scambiandoli per dei ladri appostati, ha immediatamente fatto fuoco distruggendo il lunotto e ferendo il ragazzo.
Il giovane è stato quindi ricoverato all’ospedale nel reparto di otorinolaringoiatria, con una prognosi di 40 giorni. Il cacciatore dal grilletto facile invece è stato denunciato dai carabinieri con l’accusa di lesioni personali aggravate, danneggiamento, esplosioni pericolose e porto abusivo di armi.
Questo episodio non farà altro che accendere nuovamente i riflettori sulla problematica della sicurezza e sulla opportunità di girare armati. Difendersi è un diritto, ma ciò non significa che chi possiede un’arma possa sentirsi una sorta di eroe intoccabile che può sparare a tutto e a tutti senza doverne rispondere.