Ha suscitato molto scalpore il rinvenimento tra i rifiuti di un cassonetto in via Flavio Stilicone, in zona Tuscolana, a Roma, di ossa di chiara provenienza umana. Lo strano ed atipico rinvenimento si è verificato il 22 settembre corso.
A dare l’allarme sono stati dei dipendenti dell’Arma poi i carabinieri hanno avviato le indagini. Già in un primo momento una delle prime ipotesi circolate è che le ossa potessero essere state utilizzate per uso medico o didattico. Ed in effetti l’ipotesi è stata avvalorata dallo stesso medico o per meglio dire dalla dottoressa che ha spiegato alla polizia che si trattava di ossa vecchie di più di 10 anni che sono state buttate in uno scatolone prima di chiudere lo studio.
Insomma è stato svelato l’arcano: dietro queste osse trovate nel cassonetto dell’immondizia non vi è nessun truce ed efferato delitto.
Così in proposito riporta il Messaggero in Cronaca di Roma:” Le ossa provenivano dallo studio medico di una dottoressa. Si tratta di una ricercatrice sarda in pensione, che aveva fatto svuotare il locale da un’inserviente“.
Insomma i resti sono stati presi da questa dottoressa molti anni fa in un ossario per utilizzarli a fini didattici e scientifici, tuttavia la donna rischia di essere accusata di uso illegittimo di cadavere. Un reato che prevede la reclusione fino a sei mesi se non risulterà in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie a custodire ossa umane.