Nelle ultime settimane si sono diffuse alcune indiscrezioni sul caso di Ylenia Carrisi, la ragazza scomparsa a News Orleans il 31 dicembre del 1993. Da allora ogni ricerca della giovane, all’epoca 23enne, si è rivelata vana.
Ylenia Carrisi è stata dichiarata ufficialmente deceduta almeno per quanto riguarda la procura di Brindisi che ha seguito l’indagine parallela svolta dalla polizia di Palm Beach. Sulla base di quest’ultima si stanno seguendo invece nuovi indizi secondo cui la figlia di Albano e Romina potrebbe essere stata vittima di un serial killer statunitense, tale Keith Hunter Jesperson, soprannominato Happy Face Killer.
Il serial killer avrebbe rivelato di aver ucciso una giovane con uno zaino sulla spalla che faceva l’autostop per arrivare in Nevada o in California. In particolare si è parlato di una analisi del Dna a cui si sarebbe sottoposta tutta la famigia, ma che l’ex moglie di Albano ha smentito.
Tuttavia Romina Power tornata in Italia dagli Stati Uniti ha scritto di suo pugno una lettera rivolta ai mezzi di comunicazione perché cessino tutte le speculazioni riguardanti il caso di sua figlia: ” Cara stampa torno in Italia per rimanere paralizzata davanti ad un’edicola. Ci sono tante disgrazie nel mondo quotidianamente, ma, consapevolmente speculare sul dolore altrui, lo trovo la più grande bassezza. Si dà per certo ciò che non lo è, pur di fare del becero sensazionalismo, pur di vendere e guadagnare qualche sporca moneta. Chi compila quelle ‘notizie’ avrà pure una famiglia, avrà pure un po’ di empatia, come si fa a non avere più cuore? Un cuore per una famiglia che soffre da anni. Basta speculazioni! Basta attività! Una madre chiede, anzi impone, il silenzio stampa. Per mia figlia, la mia Ylenia Carrisi. Basta!”.
Insomma la scomparsa di Ylenia Carrisi resta ancora un mistero e tutta la ridda delle ipotesi che si sono susseguite in questi anni non hanno fatto altro che alimentare e aggiungere incertezza a incertezza. Tuttavia il dolore straziante di una madre che ha perso la propria figlia meriterebbe un maggiore rispetto da parte della carta stampata e non.